Massaglia-"Dicono di me" - Ottottave

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Massaglia-"Dicono di me"

Chi siamo


Un concerto da leone  “la zampata di Massaglia“.
Siamo stati ad un concerto straordinario il nono degli Amici della Musica. Il pianista era Giuseppe Massaglia, un simpatico mostro coccolatissimo dalle  platee di tutta Italia e anche dai critici piu’ intransigenti; l’interesse d’ascolto e’ salito subito, all’Auditorium Tarentum fin dalle prime battute e l’attenzione del pubblico e’ stata  letteralmente inchiodata dalla classe di questo pianista che ha sonato con agilita’ e potenza. Massaglia e’ partito sparato con “gli Addii” op.81 di Beethoven acquistando per gradus affidabilita’ e verve, poi si e’ sbizzarrito con Regard des Anges di Messiaen, passato ai due studi di Scriabin. La seconda parte e’ iniziata con la Sonatina Super Carmen di Busoni, facile per l’ascolto e ultradifficile per l’esecuzione, ma il meglio e’ venuto in seguito quando il nostro, si e’ messo in corrispondenza d’amorosi sensi con il sublime Liszt della Vallee d’Obermann, lo studio n.5 “ la caccia “ e la Tarantella. A questo punto il pubblico e’ andato in tilt e ha applaudito molto e a lungo. Bis, triplicando leoninamente il suo acume interpretativo e la sua perizia tecnica.
Jose’ Minervini, Corriere del Giorno, Taranto


… sopratutto nella Wanderer Fantasie di Schubert, il pianista è entrato nello spirito della partitura facendone risaltare la compattezza stilistica e toccando momenti di intima confidenza sia nella giusta distribuzione delle gradazioni armoniche sia nell’abbandono lirico del fluire melodico.
D.G., L’ ARENA, Verona

L’immagine lisztiana si è naturalmente accesa durante l’entusiasmante recital … dotato di una straordinaria esuberanza, G.M. scoppia naturalmente sulla tastiera giocando su di essa con una naturalezza che stupisce. Non solo nei brani di piu’ trascendentale virtuosismo ( Mephistowalzer di Liszt o nel terribile Islamey di Balakirev ) ma anche in quelli di piu’ intima concentrazione ( Sonetto del Petrarca di Liszt, Regard des Anges di Messiaen ). Non rimane che confermare le invidiabili doti di questo concertista.
Gian Carlo Barani, IL GIORNALE, Reggio Emilia



…precisa l’esecuzione della Vallee d’Obermann che ci ha rivelato un pianista quanto mai attento al colore dolce e malinconico della pagina…molto gradito il notturno “ sogno d’amore “ in cui Massaglia  ha messo in luce con un tocco morbido e dolce il contenuto espressivo del brano forse piu’ popolare di Liszt.
F.B., BRESCIA OGGI

… nel celebre Concerto in la minore di Grieg. La ricchezza delle parti e la densità della scrittura del compositore sono apparse con chiarezza nell’interpretazione di Giuseppe Massaglia, sempre attento a non sacrificare la cantabilità delle voci alla complessità del tessuto armonico.
Anna Dondi, IL PICCOLO, Alessandria


Giuseppe Massaglia, demoniaco interprete d’una Tarantella del silenzio cantatore, degli amanti infelici e dei poeti, dei guappi e dei fuochi d’artificio. Maestro nel pianissimo, elettrico nel trillo, nel tremolo e nel vibrato, di G.M. devi ammirare l’esperta bravura e l’ineguagliabile eleganza, il tratto fine ma deciso con cui suscita musica, l’affondo controllato che trae trascendente dinamica dal pianoforte. Nella sua interpretazione i rivoli, le cascatelle, e gli zampilli del virtuosismo, si sono fusi in un bellissimo canto fluido e ininterrotto, con note lunghe permanenti nell’ambiente circostante, con fili di voce modulati e tesi all’infinito.
Verena Imhof, AudioVisione, Roma

Il pianista torinese ha affrontato un programma di musiche che comprendeva Liszt, Martucci e Gershwin. La scelta sembrava fatta all’insegna di un virtuosismo che egli ha dimostrato di possedere eseguendo i passaggi di maggior difficolta’ con piglio deciso e tocco brillante.
Marina Mayrhofer, PAESE SERA, Napoli

Arriva un giovanotto dalla figura elegante e compita, si siede al pianoforte e attacca la Rapsodia in blue di Gershwin. Tecnica impeccabile e tocco poderoso ci introducono in una piacevole atmosfera. Busoni, Rachmaninov, un programma impegnativo, intelligente…il nostro pianista ha polsi d’acciaio suono robusto e tecnica di tutto rispetto. Massaglia ha esibito precisione e talento.
Enzo Restagno, STAMPA SERA, Torino


“Massaglia applaudito” , il programma presentato interamente dedicato a Liszt era fortemente impegnativo, G.M.
È in grado di capire e realizzare per la vivacità che lo contraddistingue. Per bis ha eseguito ottimamente due Sonate di Scarlatti. Molti applausi.
Mario Conter, IL GIORNALE, Brescia


"Prodigiosa abilità del pianista Massaglia" , Interpretazione eccellente è stata anche quella di Messiaen. Ha interpretato questi brani dando oltre allo stupore per la prodigiosa abilità tecnica, le mani " moltiplicate " dalla velocità sulla tastiera. L’evidenza formale dell’interprete ha ricevuto plausi ed ovazioni dal pubblico, giustamente catturato.
L.G., L’UNITÀ



Nella Fantasia op.51 di Martucci, ha anche fatto riscoprire la consumata tecnica interpretativa ed il tocco ricco di sfumature del Massaglia. Irruenta l’interpretazione del pianista di fronte alle battute dell’Islamey di Balakirev. La Rapsodia in blue e’ stata presentata nella sua giusta veste scintillante e sinfonica.
Laura De Gregori, STRUMENTI E MUSICA, Ancona

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